L’Istituto conserva la collezione epigrafica, che fu di proprietà di G.B. de Rossi e che era disposta nella sua dimora, in Piazza dell’Aracoeli. La figlia, Natalia Ferraioli, la donò al PIAC nel 1928. La collezione di compone di 163 iscrizioni, in grande maggioranza pagane (otto solo sono le cristiane e una giudaica), che lo studioso si era procurate acquisendole dal mercato antiquario, o da lapidari di altre famiglie, come quella Altieri, o per donazioni personali. I testi risalgono per lo più dal I al III secolo d.C. e sono stati tutti editi nel 1997 nel catalogo completo, curato da Simona Frascati e pubblicato dallo stesso PIAC.