Il corso di Dottorato ha la durata di tre anni, preceduti da un Anno Propedeutico, e, oltre a completare l’alta formazione scientifica dello studente (anche nel campo della conduzione di scavi archeologici, ricognizioni sul campo e analisi monumentali di dettaglio), mira a renderlo in grado di elaborare una ricerca originale, condotta con rigoroso metodo scientifico, capace di innovare le conoscenze su un tema specifico dell’Archeologia cristiana; i risultati conseguiti dovranno meritare la dignità di pubblicazione.
Può accedere al Corso di Dottorato lo studente che abbia frequentato l’Anno Propedeutico e sostenuto gli esami relativi, ovvero sia in possesso del Diploma di Licenza V.O. rilasciato dal Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana (cfr. artt. 10-11); si richiede la votazione minima di “magna cum laude”.
Possono anche accedere al Corso di Dottorato studenti di altre università, che abbiano conseguito, con una votazione pari a “magna cum laude”, un diploma di secondo ciclo o titolo equipollente; il curriculum studiorum dovrà aver compreso materie specifiche dell’Archeologia Cristiana secondo un iter equivalente a quello dell’Anno Propedeutico dell’Istituto, valutato in modo insindacabile dal Consiglio Accademico. Lo studente dovrà anche possedere la conoscenza adeguata di almeno una lingua moderna oltre l’Italiano, comprovata da attestati, dal curriculum di studi e da una verifica scritta da sostenere durante l’esame di ammissione (art. 3d).
Gli studenti in possesso di questi requisiti, sia quelli provenienti dall’Istituto che da altre università, sono ammessi a sostenere un esame di ammissione, consistente in una prova scritta su uno degli argomenti proposti dal Consiglio. Gli elaborati potranno essere redatti in una delle lingue ammesse nelle Università Pontificie.
Il candidato dovrà inoltre proporre un tema di ricerca da svolgere come tesi di Dottorato, tema che, nel caso di superamento della prova, sarà approvato dal Consiglio, il quale provvederà pure ad affidare lo studente alla guida di uno dei docenti.
Il numero massimo di studenti ammessi al Corso di Dottorato è ogni anno di 10.
Struttura del Dottorato
Nel primo anno, il dottorando dovrà frequentare i corsi previsti dal programma didattico, miranti al completamento della preparazione specifica nelle varie discipline dell’Archeologia Cristiana e partecipare ad attività sul campo. Alla fine dell’anno accademico lo studente dovrà sostenere i relativi esami, maturando un totale di 60 ECTS.
Nel secondo anno, il dottorando dovrà frequentare almeno tre corsi o seminari, indicati dal Consiglio Accademico, con obbligo di presenza, ma senza dover sostenere l’esame finale. Tali corsi non fanno maturare ECTS. Il dottorando dovrà inoltre partecipare alla preparazione dell’annuale viaggio di studio. Potrà anche essere invitato a tenere seminari su temi affini a quelli della sua ricerca nell’ambito degli insegnamenti impartiti nell’Istituto.
Nel terzo anno di corso lo studente sarà interamente impegnato nella stesura della tesi dottorale.
Alla fine di ogni anno accademico il lavoro di ricerca sarà sottoposto ad una verifica di avanzamento da parte dei docenti. Ogni studente dovrà far pervenire in segreteria, almeno entro 15 giorni prima della data fissata nel mese di ottobre, un elaborato di sintesi o capitoli nella stesura definitiva (questi ultimi obbligatori dal II anno di corso), già vagliati dal tutor e completi di apparato bibliografico, dai quali possa emergere chiaramente lo status del lavoro. La valutazione positiva dell’avanzamento della ricerca sarà vincolante per il passaggio all’anno successivo del Corso di Dottorato.
Tesi di Dottorato
Il titolo della tesi di Dottorato, approvato al momento dell’ammissione (cfr. art. 3d), deve essere depositato in Segreteria su modulo apposito, firmato dal professore di riferimento e dallo studente. Il tema di ricerca, nel caso di sospensione temporanea degli studi da parte del dottorando, sarà a lui riservato per non più di cinque anni. La tesi può essere scritta in Italiano, Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo o Latino, e deve essere di almeno 150 pagine (non contando la bibliografia finale e le illustrazioni). La tesi va consegnata in Segreteria in tre copie almeno 30 giorni prima della difesa.
La tesi sarà difesa di fronte a una commissione composta dai docenti dell’Istituto ed eventualmente da professori esterni. Nella seduta, il candidato dovrà esporre e difendere i suoi argomenti, rispondendo alle osservazioni del relatore e del correlatore e degli altri professori presenti.
Il “testimonium authenticum de adepto Doctoratu” (Diploma di Dottorato) si consegna solo dopo che la tesi (o almeno una sua parte significativa) venga pubblicata. L’Istituto garantisce la pubblicazione delle tesi di Dottorato approvate. Spetta al Consiglio decidere, sentito il parere del relatore della tesi, se pubblicare l’elaborato come monografia o come ampio articolo. I relatori dovranno esprimere il loro parere in merito per iscritto. L’elaborato, con eventuali modifiche e correzioni suggerite dal relatore, dovrà comunque essere approvato per la pubblicazione dal Consiglio, previa la consueta lettura di due censori.